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Renzo: "Non volevo dire a Massimiliano quello che gli ho detto il 18 settembre!"

Renzo: 'Non volevo dire a Massimiliano quello che gli ho detto!' – Disavventure di una diretta radio



Cari lettori,


Il 18 settembre, durante la nostra trasmissione "L'Ora Felice" su Kapparadio, mi è capitato un piccolo contrattempo che voglio condividere con voi in chiave umoristica. Immaginatevi la scena: il microfono acceso, gli ospiti pronti, e il vostro Renzo che cerca disperatamente il suo discorso preparato con cura. Peccato che, preso dallo spirito del momento e dalla foga della diretta, quel testo sia rimasto intrappolato da qualche parte nel mio studio!


Quella sera, dovendo improvvisare, mi sono affidato a degli appunti sparpagliati, tentennando qua e là tra un'idea e l'altra. Non è stato il mio momento più brillante, e se Massimiliano fosse stato un po' più vicino al microfono, avreste potuto sentire i suoi sospiri di pazienza! 🎙️😅


Oggi, però, voglio condividere con voi il testo che *avrei dovuto leggere*, così da darvi una versione più fluida e riflessiva di ciò che volevo trasmettere. Potete trovare il testo completo qui sotto, accompagnato dal link per riascoltare la diretta di quella sera, ospitata da Massimiliano Deliso con la giornalista Carmelina Rotundo Auro e vari ospiti illustri.


Fin da bambino, ho percepito che il viaggiare fisicamente non era adatto a me, principalmente a causa della mia predisposizione genetica a essere sovrastimolato in ambienti rumorosi o affollati. La claustrofobia ha intensificato questa mia avversione verso i viaggi tradizionali. Tendenzialmente, evito situazioni sociali e ambienti caotici, prediligendo la tranquillità dei luoghi familiari. Non ho mai avuto l'esigenza di esplorare il mondo fisicamente, soprattutto grazie alla tecnologia che mi permette di viaggiare virtualmente attraverso i libri e i percorsi spirituali che seguo.


I viaggi interiori e spirituali, in linea con le mie credenze, mi hanno permesso di esplorare dimensioni e realtà che superano i confini geografici. Ogni esperienza di lettura o meditazione diventa un viaggio arricchente, esplorando profondità che evitano i disagi del trasferimento fisico. Tra questi viaggi, "La Profezia di Celestino" di James Redfield è stato particolarmente significativo, trasformando la ricerca di antichi manoscritti in Perù in un viaggio di scoperta spirituale e interiore.


Redfield insegna che nulla avviene per caso: incontri, eventi e coincidenze sono parti di un disegno più ampio che ci invita a crescere. Questa nozione di "viaggio" si rivela come un'opportunità per evolverci e diventare più consapevoli di noi stessi e del mondo che ci circonda. La lezione più importante che emerge dal libro è che il viaggio più significativo è quello interiore, una scoperta della nostra essenza autentica.


Questa tematica del viaggio interiore è centrale anche nel mio romanzo "La Profezia di Acyutananda", dove narro il percorso di Stefania, in un viaggio intorno al mondo che è soprattutto un percorso di evoluzione interiore. In entrambe le opere, il viaggio non è solo fisico ma soprattutto spirituale, trasformando ogni esperienza in una possibilità di crescita personale.


Durante questa serata dedicata ai viaggi letterari e immaginari, invito tutti a riflettere su come ogni libro possa essere un portale verso nuove realtà e comprensioni. Come possiamo applicare le intuizioni dei nostri viaggi immaginari alla nostra vita quotidiana? Che cosa ci insegnano storie come "La Profezia di Celestino" su come vivere con maggiore consapevolezza e intenzione? Grazie.


Ecco il link alla trasmissione (clicca qui) per chi volesse rivivere con un sorriso quella serata un po' caotica ma sempre ricca di spunti!




Come sempre, vi invitiamo a rimanere aggiornati sulle nostre attività e iniziative visitando https://www.istitutosoleluna.it


Con simpatia,

Renzo Samaritani


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